Reinventing 2021 Leonardo Ristori

Reinventing 2021, nuovi standard per una charity più trasparente

Consulenza e Risorse, Take Me Back e CharityWall alzano gli standard della trasparenza e offrono un nuovo e più efficace modello operativo per la beneficenza e la solidarietà

Nel contesto di Reinventing 2021, la due giorni di eventi e manifestazioni organizzata da Atlantis Company presso Palazzo delle Stelline e dedicata al mondo della solidarietà, tre protagonisti del mondo della Charity hanno dimostrato che un nuovo approccio alla beneficienza, più efficiente e soprattutto più trasparente, è oggi possibile grazie alla tecnologia blockchain.

I PROTAGONISTI – Tutto è partito dall’intuizione di Luigi Jovacchini, co founder di Consulenza e Risorse, che ha visto una forte possibilità di coniugare charity e innovazione tecnologica e l’ha concretizzata coinvolgendo Take Me Back e Charity Wall.

In particolare, CharityWall è la start up innovativa che, attraverso una piattaforma dedicata al mondo della charity, utilizza la tecnologia blockchain per tracciare in modo inequivocabile tanto i flussi finanziari quanto quelli documentali rendendo inalterabili tutti i dati e garantendo elevati livelli di trasparenza e di condivisione.

Take Me Back, con il supporto finanziario e strategico di Consulenza e Risorse, svolge missioni benefiche e ha adottato la soluzione strutturata da CharityWall per la gestione e la rendicontazione delle attività dimostrandone la perfetta funzionalità ed efficienza.

Reinventing 2021, Charity Wall

LA SOLUZIONE – La soluzione è stata presentata a Reinventing 2021 nel corso di una animata tavola rotonda in cui il pubblico, sollecitato da Leonardo Ristori di RGR Marketing, giornalista e consulente di comunicazione strategica d’impresa chiamato a moderare l’incontro, si è dimostrato particolarmente interessato e partecipativo.

In effetti CharityWall apre nuove, significative e inedite prospettive perché mette le organizzazioni impegnate nella beneficenza in condizione di eliminare ogni opacità nella rendicontazione della gestione dei fondi a loro affidati. Con CharityWall è possibile tracciare il percorso di ciascun euro dal momento in cui viene donato a quello in cui viene speso, documentando anche se l’impiego è destinato direttamente alla finalità dichiarata (es. l’acquisto di cibo) o alla sua gestione (es. trasporto, costi amministrativi o altro). “In TAKE ME BACK abbiamo scelto di usare CharityWall per tenere separati i flussi di denaro frutto delle donazioni per l’acquisto dei beni di prima necessità da distribuire in loco, da quelli del denaro offerto dagli sponsor per le spese organizzative e gestionali. Così abbiamo potuto dimostrare a ogni singolo donatore che il 100% della sua offerta è stata effettivamente spesa per lo scopo per il quale lui l’aveva fatta” dichiara Andrea Mariani, co-founder di Take Me Back.

Gli fa eco Antonio Di Leonardo, co-founder di Take Me Back, che ha testimonia come “…la totale trasparenza della gestione permessa da CharityWall ci ha consentito moltiplicare l’entità delle nostre raccolte perché imprese e privati hanno donato in maggior numero e per importi molto più elevati, sapendo di poter effettivamente controllare l’utilizzo dei denari da loro offerti”.

La piattaforma nasce infatti dall’incontro tra l’esigenza di assicurare la totale trasparenza dei flussi con il completo tracciamento e l’integrità dei dati, possibili con la tecnologia blockchain come spiega Luca Busolli, CEO di Charitywall: “ci chiedevamo cosa fare per portare nel mondo del Charity gli strumenti di controllo che la tecnologia oggi permette. Il knowhow del mondo della blockchain ci ha dato la risposta e oggi la nostra piattaforma mette a disposizione delle organizzazioni impegnate nella solidarietà e della beneficienza le stesse possibilità solitamente usate dalle imprese che vogliono dare garanzie di qualità e di tracciamento, per esempio, sul vino o sull’olio.

L’arrivo di una piattaforma come CharityWall definisce di fatto nuovi standard di comportamento per le società benefit che auspicabilmente saranno indotte a promuovere più raccolte fondi potendo usare l’arma della trasparenza per incentivare i donatori. Oltre a questo però, come ha sottolineato il coordinatore Leonardo Ristori in uno dei suoi passaggi dedicato al rapporto tra sostenibilità e charity, “la possibilità di rendicontare con chiarezza e precisione i flussi monetari e materiali data da Charitywall permette alle imprese donatrici e sponsor di usare questi stessi documenti anche come incontrovertibile prova materiale del proprio impegno in ambito sociale, capitolo fondamentale di quel bilancio di sostenibilità che esse saranno a breve obbligate a redigere e che permetterà loro di accedere ai finanziamenti del sistema bancario e del Recovery Fund. Essere benefattori dimostrandolo con una piattaforma come Charitywall usata come fa TAKE ME BACK può essere estremamente conveniente, molto più di quanto non si possa immaginare!”

Tutto questo non si sarebbe potuto realizzare senza un elemento catalizzatore, al tempo stesso creatore di connessioni, fluidificatore dei processi e tester degli stessi. È stato questo il ruolo, determinante, di Consulenza e Risorse e di Luigi Jovacchini, che così racconta la genesi dell’iniziativa “Consulenza e Risorse, che ha il suo core business nel supporto alle imprese per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, da sempre investe nel mondo del sociale e aveva notato come la diffusa opacità nella rendicontazione delle attività fosse un freno all’efficacia di questo settore. Avendo forti competenze tecnologiche ha subito percepito la bontà dell’idea sottostante alla piattaforma CharityWall e la forte consistenza delle iniziative di Take me back. È stato quindi del tutto naturale farsi promotore del progetto, mettendo in connessione le due realtà, effettuando la donazione e seguendone poi le fasi. Il risultato è che oggi è visibile attraverso un “hash” (funzione crittografica) il percorso che ha effettuato la donazione in entrata e in uscita.

ANCHE IN TV – Oltre ai rendiconti di CharityWall, la bontà e l’effettività delle iniziative di Take Me Back è testimoniata anche da Netflix che ha appena inserito in palinsesto il toccante docufilm su un’attività in Sri Lanka in cui Take Me Back ha supportato l’istruzione di centinaia di bambini con materiale scolastico acquistato in loco per favorire lo sviluppo dell’economia locale e ridurre l’impatto ambientale. Il film è visibile su Netflix cercando il titolo SERENDIP.

A questo link potete scaricare la cartella stampa contenente il comunicato e le foto in alta risoluzione.


PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

TAKE ME BACK
Antonio Di Leonardo +39 331 2368840 – antonio@TAKE ME BACK.eu
Andrea Mariani +39 347 7163914 – andrea@TAKE ME BACK.eu

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Luca Busolli +39 347 5566860 – luca.busolli@charitywall.org

CONSULENZA E RISORSE
Luigi Jovacchini +39 334 9582317 – jovacchini@consulenzaerisorse.it

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